(Segue da IL NOSTRO FEGATO – Parte Seconda)
L’ EPATITE
Il fegato è l’organo più resistente che abbiamo, grazie alla sua alta capacità rigenerativa; in Italia si contano circa 2 milioni e mezzo di persone che si ammalano di Epatite B e C e 21.000 persone che muoiono per patologie varie del fegato.
Le epatiti virali sono le malattie del fegato più diffuse.
Le epatiti virali in generale sono una infiammazione del fegato che provoca dolore e gonfiore: la causa più comune è uno dei sei virus dell’epatite (A, B, C, D, E e G), tutte le forme causano l’infiammazione del fegato compromettendo la sua capacità di funzionare.
La mancanza di afflusso di sangue al fegato, le sostanze tossiche, le malattie autoimmuni, l’uso eccessivo di alcol, una lesione al fegato e l’assunzione di determinati farmaci possono causare l’epatite.
Il fegato demolisce i rifiuti prodotti dal sangue: quando il fegato si infiamma non è in grado di svolgere un buon lavoro e di sbarazzarsi quindi di questi rifiuti.
Una sostanza di scarto chiamata Bilirubina comincia ad accumularsi nel sangue e nei tessuti dal momento in cui il fegato non funziona più correttamente; la bilirubina è ciò che rende la pelle di una persona colpita da epatite di un colore giallo-arancio (ittero).
La bilirubina e le altre sostanze di scarto possono anche causare prurito, nausea, febbre e dolori muscolari.
Dal 1991 l’Italia ha adottato la vaccinazione obbligatoria, che assume oggi un’importanza ancora maggiore di fronte ai flussi migratori che espongono al rischio di un ritorno del virus.
EPATITE “A”

Il virus dell’epatite A (HAV) è rappresentato da un unico sierotipo. Sono sufficienti poche particelle virali per causare l’infezione. Il virus si riproduce quasi esclusivamente nel fegato.
L’infezione ha generalmente un tempo di incubazione di 4 settimane e l’esordio dei sintomi è brusco, di tipo simil-influenzale: anoressia, nausea, astenia, indisposizione generale, possibili episodi di vomito, presenza di dolore al fianco destro in corrispondenza dell’area epatica.
Il virus si trasmette per via oro-fecale attraverso l’ingestione di cibi e bevande contaminate da acque sporche.
L’epatite A è caratterizzata da un’evoluzione spontanea verso la guarigione completa e nel 90% dei casi si presenta in forme acute benigne es autorisolventi.
Solamente negli anziani ed in persone immunodepresse, e comunque molto raramente, può dare origine a forme croniche.
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Fonte: Rivista “Prevenire Insieme” della LILT di Bolzano