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Le nuove frontiere della medicina rigenerativa

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Nel corso degli ultimi anni si è sviluppata una nuova terminologia che fa riferimento alla “medicina rigenerativa“.
Questo termine si riferisce ad una serie di approcci estremamente diversificati che vanno dall’uso di cellule o organi artificiali a quello di nanocostrutti, ma con un unico scopo: la rigenerazione di funzionalità biologiche alterate a causa di traumi, invecchiamento, patologie infettive o metaboliche.

medicina rigenerativa 02Nel mondo mediatico è un continuo rincorrersi di notizie che riferiscono di applicazioni di queste tecnologie a malattie rare o comuni, ma sempre con il caveat (la messa in guardia, ndr) che saranno disponibili a breve o solo al di fuori dei nostri confini.

Tuttavia vi sono numerose procedure nella corrente pratica clinica che prevedono l’utilizzo di cellule somatiche viventi, le quali a norma di legge ricadono nella definizione di Prodotto Medicinale Innovativo.

Non esistendo una autorizzazione formale e quindi una lista ufficiale, questi prodotti possono essere identificati solo sulla base di pubblicazioni scientifiche e dell’analisi di quanto offerto a vario titolo sul mercato.

PELLE ESPANSA IN VITRO

medicina rigenerativa 05La pelle è forse il tessuto in cui la terapia somatica cellulare è più avanzata, con applicazioni nel trattamento delle ustioni estese o delle ulcere croniche.
Esempi di questi tipologia di prodotti sono cheratinociti cresciuti su un substrato biodegradabile, oppure strutture comprendenti una matrice biodegradabile, progenitori epiteliali, cheratinociti e fibroblasti strutturati tridimensionalmente in un prodotto complesso.

CARTILAGINI ARTIFICIALI PER RIPARAZIONI ARTICOLARI O PER RICOSTRUZIONE DOPO TRAUMI
Si tratta di una serie di applicazioni volte alla ricostruzione della cartilagine articolare danneggiata da traumi fisici o di altra natura. L’uso di approcci chirurgici è la terapia corrente con risultati che non garantiscono l’integrità funzionale a lungo termine dell’articolazione.


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Si tratta di preparazioni di condrociti espansi in vitro che vengono utilizzate per la riparazione di danni articolari sia mediante la semplice sostituzione del tessuto danneggiato sia attraverso il differenziamento e il rimpiazzo in vivo del tessuto desiderato (cellule mesenchimali).

PRODOTTI ANTITUMORALI A BASE DI CELLULE

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Le terapie antitumorali basate su cellule mirano alla riattivazione delle difese immunitarie come, ad esempio:

• Linfociti espansi in vitro con funzione antitumorale. Si tratta di cellule linfocitarie di vario tipo che vengono selezionate per la capacità di riconoscere antigeni tumore­associati.
La stimolazione può avvenire sia mediante antigeni purificati, peptidi sintetici o mediante l’esposizione a cellule in grado di presentare gli antigeni, come cellule dendritiche caricate con lisati tumorali.
• Linfociti espansi per il ripristino della protezione contro agenti infettivi noti. Questi agenti tendono a riapparire in soggetti immunodeficienti in concomitanza con trattamenti chemioterapici e trapianti di cellule staminali emopoietiche.
• Cellule dendritiche espanse per immunoterapie. In alternativa alla selezione di cloni linfocitari, si effettua in vitro la preparazione delle cellule che normalmente presentano gli antigeni caricate con gli antigeni d’interesse.
Questa popolazione viene quindi iniettata in modo che raggiunga i linfonodi della zona d’interesse e che funga da attivatore per i linfociti in vivo.
• Cellule emopoietiche espanse in vitro. In assenza di un rapido attecchimento e quindi di una ricostituzione delle cellule preposte alle difese immunitarie, il paziente rimane esposto ad infezioni non facilmente controllabili.

PRODOTTI PER LA RIGENERAZIONE DEI TESSUTI OSSEI
La terapia corrente in caso di traumi o asportazioni chirurgiche che comportano la perdita di pezzi di osso di dimensioni rilevanti consiste nella applicazione di ferri di sostegno in attesa della saldatura ossea o al massimo nell’inserzione di osso da cadavere.

Tuttavia in presenza di danni ossei rilevanti, la ricostruzione del tessuto può non avvenire o essere carente per forma e resistenza.

Per accelerare la rigenerazione ossea si ricorre alla somministrazione di osso liofilizzato inglobato in una matrice biodegradabile insieme a cellule in grado di accelerare sia l’angiogenesi che il riassorbimento e il rimodellamento del substrato formando nuovo tessuto.

Esempio di questa tipologia di prodotti è la somministrazione di un substrato inorganico di dimensioni tali da favorire l’attecchimento e la ricostruzione del tessuto osseo.

PRODOTTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLA CORNEA

Centre for refractive surgery in GermanyNei casi in cui il danno alle cornee includa anche il limbus (la zona che contiene le cellule staminali epiteliali deputate al suo mantenimento) il trapianto di cornea da donatore ha una prognosi sfavorevole. In questi casi, una frazione residua contenente le cellule staminali limbali può essere amplificata in vitro e fornire la base per un successivo trapianto di cornea.

di Maria Elena Fabucci (Dipartimento di Ematologia ed Oncologia)
di Giovanni Migliaccio (Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità)

Fonte: Pubblicazione LILT “Prevenire Insieme”


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