
Tumori giovanili – curati anche con la musica, la fotografia, ecc. facendo entrare in ospedale la normalità.

Fotografie che raccontano paure e speranze, voglia di normalità e voglia di scappare: la personale ricerca della felicità di ragazzi che si sono ritrovati a dover fare i conti con il cancro.
Una mostra aperta a Milano utilizza la creatività come mezzo di espressione per questi pazienti speciali, che si sono lasciati andare nell’esternare le loro emozioni.
“Il Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano nasce nel 2011 ed è dedicato ai pazienti adolescenti con l’obiettivo di creare un nuovo modello organizzativo e con la sfida di occuparsi non solo della malattia, ma anche della vita dei ragazzi, facendo entrare in ospedale la loro normalità, creatività, forza e bellezza”.
L’intento è anche quello di creare in un reparto sorto per curare i bambini, spazi e progetti che fossero di sostegno ai teenager colpiti in un momento molto delicato del processo di crescita.
Modello d’interazione con i ragazzi
“È indispensabile riconoscere la complessità della gestione degli adolescenti malati e fare in modo che ricevano l’assistenza psico-sociale di cui hanno bisogno e offrire infrastrutture e servizi adeguati”.
Così è stato pensato un modello d’interazione con i ragazzi incentrato su progetti creativi e artistici (alcuni basati sulla musica, una collezione di moda, un corso di scrittura) che durano molti mesi, con incontri settimanali negli spazi dedicati ai giovani, nel reparto, organizzati in collaborazione con lo staff medico e psico-sociale e gestiti da professionisti. “Lo scopo fondamentale è offrire ai ragazzi in cura (ed anche a chi ha terminato le terapie) degli strumenti di espressione dei sentimenti diversi, in aggiunta al colloquio medico o psicologico” conclude l’esperto.
Paure e speranze in mostra
La mostra fotografica comprendeva oltre 80 fotografie. Tutte scattate da 30 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 27 anni, i pazienti oncologici del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano, protagonisti della mostra.

L’esposizione è stata promossa dal Comune con il sostegno di Tod’s e le istantanee sono state messe in offerta, con parte del ricavato devoluto a favore della realizzazione di nuove iniziative nell’ambito del Progetto Giovani.
Ogni anno in Italia si ammalano di tumore 1.800 bambini e 800 adolescenti. Le loro probabilità di guarigione sono intorno al 70%, ma teenager e giovani adulti ai quali viene diagnosticato il cancro hanno minori speranze di farcela rispetto ai più piccoli.
“Succede, in pratica, che gli adolescenti si trovino in una “terra di nessuno” tra il mondo dell’oncologia pediatrica e quello dell’adulto e non raggiungono il medico per loro più competente.
A questo problema si somma poi spesso un ritardo nella diagnosi, perché i ragazzi trascurano i sintomi e da quando avvisano i familiari a quando inizia l’iter dei controlli si perdono anche diversi mesi.”
Non meno importante, infine, è il dopo-cura, visto che oggi circa 7 adolescenti su 10 guariscono e possono aspirare a una vita normale.
Ora che le guarigioni sono in costante aumento, occorre conoscere sempre meglio gli effetti collaterali dei trattamenti per arrivare a individuare in tempo le possibili complicanze e provare a gestirle.
(di V. Martinella)

Fonte: Pubblicazione LILT “Prevenire Insieme”
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