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Chemio ed alimentazione

Cibi freddi, gelati, succhi e bibite possono aiutare contro i malesseri legati alle terapie.

L’appetito che se ne va, la nausea, la bocca che brucia e i sapori stravolti o scomparsi.
Per i malati in cura con chemio e radioterapia mangiare spesso diventa un problema, non ci si nutre più adeguatamente, si perdono centinaia di calorie al giorno ed il piacere di stare a tavola con gli altri. È un disagio in molti casi passeggero, che però è rischioso sottovalutare o affrontare in ritardo. Non a caso ormai il counselling nutrizionale è (o dovrebbe essere) compreso nel percorso di cura.

L’oncologo di fiducia può essere di grande aiuto, esistono rimedi, farmaci ed integratori appositamente studiati per ciascun problema specifico. Ma anche la spesa al mercato e la cucina di ogni giorno possono diventare un’occasione per recuperare nutrienti e serenità. E l’estate è un momento propizio. Ecco qualche semplice suggerimento.

CIÒ CHE SI VUOLE E QUANDO SI VUOLE: Mangiare senza orari rigidi, perseguendo una dieta varia e per quanto possibile rispondente al gusto personale. A volte un piatto colorato (con pomodoro, prezzemolo, una fettina di limone), una golosità fuori pasto, i piccoli spuntini, che nelle giornate estive si fanno anche più volentieri, possono restituire il piacere della forchetta.

IL FREDDO UN BUON ALLEATO: I piatti freddi o comunque a temperatura ambiente risultano in genere molto più gradevoli e meno nauseanti. I gelati apportano calorie e sostanze nutritive con poco sforzo, sorbetti e ghiaccioli danno sollievo alla bocca infiammata e alleviano la secchezza.

MORBIDO È MEGLIO: Via libera a tutti i piatti freddi e al cucchiaio: sformati, frullati, soufflé, gelati, creme e budini anche per cibi salati, come carne, pesce e verdure. Cibi ben cotti e ben amalgamati, dalla consistenza cremosa evitano una lunga masticazione e permettono di mangiare in modo adeguato anche a chi soffre di infiammazione delle mucose della bocca (mucosite) o ha difficoltà a deglutire.

SPEZIE E FORCHETTA DI PLASTICA : Con alcuni chemioterapici accade che certi sapori all’improvviso spariscano o che altri diventino insopportabili, tipico un gusto metallico persistente in bocca. Si può cercare di correggere le distorsioni sensoriali con sale e zucchero, ma anche con erbe aromatiche, aceto, spezie, agrodolce, limone, pomodoro. Ottime le marinature e l’agrodolce, anche per la carne.
Un piccolo trucco per evitare sapori sgradevoli è lasciare le posate di metallo nel cassetto e usare quelle di plastica.

Sì ALLE BOLLICINE: Bere succhi di frutta aiuta ad assumere sostanze nutritive. Evitare quelli più acidi, come spremute e succhi di agrumi, in caso di infiammazione. Le bevande gasate non sono sconsigliate, anzi, aiutano a rinfrescare il cavo orale. Meglio se bevute fuori pasto e a piccoli sorsi, senza tracannare una lattina intera per evitare la distensione dello stomaco che amplificherebbe il senso di nausea. Se la bocca duole, bibite e succhi di frutta si possono bere con la cannuccia. Acqua gasata, tonica, gazzosa e limonata possono alleviare il senso di nausea.

GHIACCIO PER REIDRATARE: Contro la secchezza della bocca vanno benissimo le bevande fresche, bibite gasate a piccoli sorsi, ghiaccioli o cubetti di ghiaccio, caramelle o gomme da masticare che stimolano la salivazione. Bere sempre un po’ prima dei pasti e cercare di ammorbidire le pietanze con creme e salse.

FIBRE: QUANDO “Sì” E QUANDO “NO”: Verdura e frutta di stagione regalano un buon apporto di fibre, particolarmente utili di in caso di stitichezza (e da limitare in caso di diarrea). I legumi sono un’ottima alternativa alla carne e forniscono proteine, ma facilitano la produzione di aria nell’intestino e sono da evitare in caso di interventi all’addome. Anche gli alimenti integrali (cereali, pane, pasta) concorrono alla regolarità intestinale, ma devono essere ben cotti.

ATTENZIONE A FUMO E ALCOL: Va da sé che il fumo è da evitare comunque, ma chi è malato tenga presente che le sigarette aumentano e peggiorano le alterazioni del gusto, le difficoltà di masticazione e deglutizione, e il senso di nausea. Anche birra e vino sono da bere con molta moderazione per non rischiare di appesantire i malesseri legati alle terapie.

CHIEDERE AL MEDICO: È bene consultarsi sempre con il medico curante durante i cicli di terapie, per ricevere consigli alimentari mirati in base ai farmaci che vengono somministrati. Ogni trattamento porta con sé i propri effetti indesiderati da tenere in considerazione e non è detto che i rimedi funzionino per tutto e per tutti. Anzi.

(di Donatella Barus)

Fonte: Pubblicazione LILT “Prevenire Insieme”


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