
Arriva l’estate e con essa il caldo e, dopo tanti mesi di freddo, pioggia e neve, la voglia di scaldarci ed abbronzarsi al sole.
Un desiderio bello e legittimo, che nasconde, però, diversi pericoli, anche gravi, per la nostra pelle. E’ per questo che LILT da decenni ha attivato una campagna a livello nazionale per diffondere la conoscenza dei pericoli derivanti da un errato modo di abbronzarsi e per far conoscere i consigli basilari per una corretta protezione della nostra pelle.
Non a caso la campagna si chiama “Se hai cara la pelle”.
Di seguito vi illustriamo i consigli che il nostro esperto, specialista in dermatologia, Dott. Franco Perino ci ha preparato. Consigli semplici, ma preziosi per i prossimi mesi.
Premettiamo subito che una moderata esposizione al sole ha effetti benefici sulla nostra salute, ma che una esposizione eccessiva favorisce la comparsa di tumori della pelle ed il suo invecchiamento.
Ricordiamo anche che diventare abbronzati non è obbligatorio: l’abbronzatura infatti è UNA MODA e NON INDICE DI BUONA SALUTE.
Premesso tutto questo, vi esponiamo ora i consigli del Dott. Franco Perino ricordando che in caso di dubbi è sempre meglio consultare il proprio medico di base o il dermatologo.
- esporsi prima delle 11.00 e dopo le 16.00, perché nelle ore centrali della giornata le radiazioni ultraviolette sono più dannose. Iniziare con pochi minuti e poi aumentare progressivamente nei giorni successivi.
- devono essere particolarmente protetti i bambini piccoli, le persone immunodepresse (soprattutto i trapiantati di rene), coloro che in passato hanno avuto tumori cutanei (melanoma, basalioma, carcinoma spinocellulare) e che hanno la pelle chiara, predisposta alle scottature.
- applicare un prodotto antisolare attivo sia contro gli UV-A che gli UV-B, inizialmente ad alto fattore protettivo. Applicarlo poco prima di esporsi al sole e poi ogni 2 ore.
- la protezione è necessaria anche se il cielo è nuvoloso, perché una parte dei raggi ultravioletti filtra comunque attraverso le nuvole.
- tenere presente che sabbia, acqua e superfici chiare come ghiacciai e neve riflettono i raggi, potenziandone l’effetto sulla cute.
- evitare antisolari a base di erbe perché possono interagire con il sole e causare la comparsa di dermatosi. Evitare anche prodotti “fai da te”, perché di dubbia efficacia e talvolta dannosi.
- l’uso degli antisolari alle nostre latitudini non impedisce la formazione della vitamina D nella pelle.
- indossare un cappello, in particolare chi ha pochi capelli.
- si possono anche indossare vestiti (T-shirt, costumi, ecc.) fabbricati con particolari tessuti protettivi anti ultravioletti.
- utilizzare occhiali da sole (per evitare la comparsa di una congiuntivite da raggi).
- ripararsi in una zona d’ombra
- per proteggere gli ecosistemi scegliere prodotti privi di ossibenzone, un filtro solare che anche in parti infinitesimali danneggia i coralli.
Sperando che i consigli del nostro dermatologo possano tornarvi utili non ci resta che augurare a tutti una buona estate.
Dott. Franco Perino
già :
Viceprimario presso la dermatologia dell’Ospedale di Bolzano
con :
Specializzazione in dermatologia e venereologia presso Universtià di Torino
Formazione in psicoterapia (Terapia Centrata sul Cliente e Approccio Centrato sulla Persona) a Roma

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