(Segue dalla prima parte)
COME SI CURA?
Il tumore al fegato è complesso da curare e può essere affrontato in diversi modi e da diversi specialisti.
Una vera e propria cura si ottiene solo quando la malattia è identificata nelle fasi precoci e solo se il paziente si trova in uno stato di salute abbastanza buono da poter affrontare un intervento chirurgico che è sempre impegnativo.
Gli approcci non chirurgici possono comunque avere un ruolo nell’evitare che la malattia si diffonda e nel mantenere una qualità di vita accettabile.
CHI E’ A RISCHIO?
Non è ancora noto l’esatto meccanismo con il quale si sviluppa il tumore al fegato e restano molti punti da chiarire: per esempio, molte persone con più di un fattore di rischio non si ammalano.
Alcuni elementi, tuttavia, costituiscono un indubbio fattore di rischio, tra questi:
le infezioni croniche: che rappresentano il più importante fattore di rischio possono essere date da virus epatici di tipo B e C, che si trasmettono attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Le epatiti virali spesso non danno alcun sintomo, anche se la loro presenza è facilmente rilevabile tramite un esame del sangue. L’infezione da virus B, inoltre, si può combattere tramite un vaccino che oggi viene fatto a tutti i neonati ed è utile a qualunque età.
la cirrosi: è una malattia che si sviluppa quando, per qualsiasi motivo (infezioni da virus e da parassiti, abuso di alcol, malattie autoimmuni, intossicazione da farmaci e da sostanze chimiche e altro), le cellule del fegato vengono danneggiate e sostituite con tessuto cicatriziale.
il sesso: gli uomini sono più soggetti ai carcinomi epatici.
la familiarità: chi ha un caso in famiglia ha un rischio maggiore rispetto alla media.
l’età: nella maggior parte dei casi il tumore insorge dopo i 60 anni.
QUANTO E’ DIFFUSO?
Viene considerato un tumore abbastanza raro e la sua incidenza varia molto a seconda delle zone geografiche.
Si stima che ogni anno vengano diagnosticati in Italia 8.500 tumori primari del fegato negli uomini e 4.200 nelle donne (stime Registro tumori italiano 2012).
Sono invece relativamente frequenti i tumori secondari, ovvero le metastasi, che colonizzano il fegato provenendo da altri organi. Il fegato, infatti, proprio per la sua funzione di filtro dell’organismo, riceve il sangue da quasi tutti i distretti corporei e quindi è facilmente sede di metastasi.
PREVENZIONE
Non è possibile prevenire il cancro del fegato se non evitando i più comuni fattori di rischio che sono:
il consumo eccessivo di alcol e l’esposizione al virus dell’epatite.
Fonte: Rivista “Prevenire Insieme” della LILT di Bolzano